Il giovane artista, dopo aver spaziato nei meandri della ricerca interpretativa, sembra aver trovato il suo archetipo pittorico nella rappresentazione dell’albero, che sembra quasi assumere una dimensione sacrale. Infatti la sua intrinseca essenza di simbolo della natura stessa nonché, al tempo stesso, di tramite primordiale tra il cielo e la terra ne hanno fatto un elemento fondamentale per l’uomo. Infatti esso sin dalla notte dei tempi accompagna la società umana nel suo vivere quotidiano e nei suoi progressi evolutivi. Quindi, non a caso, anche ai giorni nostri l’albero è un soggetto partecipe della contemporaneità e Cattonar ne percepisce la carica simbolica. L’artista per sottolineare questa partecipazione sensibile della natura alla progressione dell’animo umano, crea una sua personale figuratività astratta costruita su uno sperimentalismo pittorico non occasionale ma intellettuale, che si catalizza sulla tela con gli strumenti e i pigmenti di oggi: il soggetto si sostanzia di sgocciolature, filamenti e raggrumi, composti da smalti sintetici e tecniche miste, stagliandosi da sfondi divisi in due parti. Anche in altre opere si sente l’influenza dello sperimentalismo tecnico del pittore e della sua filosofia. Vanno ricordate le sue evanescenti figure femminili che piroettano in sfondi dorati o carichi di colore; oppure le sue città piene di vita vibrante, ma prive della presenza dell’uomo. L’accostamento di tali soggetti tanto pregni di significato non è altro che la testimonianza del connubio che l’artista fa tra natura e scienza, tra astratto e figurativo.
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