domenica 29 marzo 2020

Giampaolo Minotto

L’artista  Minotto è una bella sorpresa.  Inserito nel filone naturalista e post impressionista veneziana, prende ispirazione e spunto da quella bella schiera di artisti che a Venezia contava  personalità come Neno Mori, Carlo Dalla Zorza, Marco Novati , Seibezzi, Domestici e tanti altri attivi dagli anni trenta agli anni ottanta del Novecento. E’ una linea di espressione  artistica che a partire  dagli anni 50 in poi patì l’avvento delle avanguardie artistiche che, a parte l’esperienza futuristica , in Italia poterono prendere piede  solo a partire dal secondo dopoguerra.  Ma l’arte naturalistica non è mai morta. E molte sono le persone che hanno continuato a  produrre e amare comunque la pittura di paesaggio . Il tempo è galantuomo diceva l’adagio…e ora che siamo inoltrati nel 3° millennio capiamo quanta straordinaria umanità abbia potuto esprimersi comunque, superando i tempi delle ideologie, delle supposte rivoluzioni  con  semplicità, coltivando l’arte e la bellezza  con la pratica della pittura di paesaggio.
I soggetti preferiti da Minotto sono paesaggi, angoli di natura o di verde urbano scelti con  affetto, semplici soggetti, non eclatanti, rivelano i sentimenti dell’artista
Incline a trovare il bello non nei luoghi deputati, luoghi storici o di  meraviglia, dei quali la nostra regione eccelle,  eclatanti si ma un po’ scontati,  ma nei luoghi del quotidiano, quelli che l’artista vede e vive, che eleva, dei quali ci svela la segreta bellezza.  

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