domenica 29 marzo 2020

Lucia De Colle

Parlando con Lucia De Colle si comprende subito come per lei il percorso artistico non può essere disgiunto dalla biografia dell’artista. E per avere la conferma dell’importanza di questo legame, oltre alle sue parole, basta camminare tra le innumerevoli opere del suo studio. La sua carriera e, soprattutto, la sua creatività suono dunque il frutto, come afferma ella stessa, di “...esperienze personali cioè del proprio vissuto, emozioni, incontri importanti (di persone di valore), avvenimenti…”. Importanza capitale assume poi quanto scritto tra le parentesi: non basta conoscere e praticare artisti per mettersi a dipingere, bisogna che questi siamo artisti con la “A” maiuscola e perciò in grado di dialogare e trasmettere contenuti pregni, pena la perdita di tempo e l’inutilità creativa di chi li frequenta. E le tracce evidenti di queste fruttuose relazioni culturali intrattenute dall’artista sono da sempre presenti in ognuno dei suoi lavori. Questi ultimi infatti sono da intendersi non come un diario omogeneo, bensì come una composita e variegata miscellanea in cui ogni opera manifesta tangibilmente la sedimentazione degli input che hanno segnato l’evoluzione creativa dell'artista. E’ palese quindi, che per Lucia De Colle l’arte assuma una funzione conoscitiva ed esperienziale protesa a scandagliare il legame che si forma tra l’io dell’artista e la vita che lo circonda. La versatilità tecnica, il ricorso ai più disparati supporti e materiali e la varietà soggettuale presenti nei suoi lavori sono la conferma tangibile di come la carriera si muova in questa direzione analitica del suo vissuto. Ma non è tutto. Parallelamente a queste relazioni sul piano umano e a questi scambi artistici, Lucia De Colle ha usato la sua creatività per indagare l’uomo. Egli, infatti, è stato il soggetto ideale che fa da sfondo al suo operare. Anzi, è divenuto il mezzo simbolico che le ha permesso di indagare la realtà circostante sotto molteplici aspetti: umano, relazionale, religioso, culturale ed artistico. L’artista, forte anche delle sue conoscenze tecniche, ha creato una sua personale visione di questo uomo-simbolo che, trovandosi in bilico tra realismo e stilizzazione astratta, le permette di cogliere ed esprimere in modo ancora più pregno le sue istanze sia ideali che creative.
La mostra che si inaugurerà  presso la galleria “L. Sturzo” a Mestre offre l’occasione di comprendere come Lucia De Colle, sebbene sia un’artista dal piglio introspettivo, attraverso le sue opere desideri porsi in ascolto della realtà, nel tentativo di offrire all’osservatore il proprio punto di vista su ciò che la circonda.

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